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non sono prove della verità

Disse #ibn_Baz رحمه الله

"l'abbondanza del discorso e l'eloquenza non sono prove della verità, le prove della verità sono invece ciò che disse Allah e ciò che disse il Suo Messaggero ﷺ"

Alfatawa 6/223 📗

قال الشيخ ابن باز رحمه الله : وإن كثرة الكلام والبلاغة ليست دليلا على الحق ، بل الدليل على الحق هو ما قال الله سبحانه وما قال رسوله ﷺ .[الفتاوى (٢٢٣/٦)]

#La_Via_Profetica

trovagli una buona interpretazione !

Umar Ibn al-Khattâb رضي الله عنه :

«Non pensare del male di una parola pronunciata da un Musulmano

I diplomi non garantiscono né la scienza né la rettitudine sul minḥâj di coloro che li possiedono

📌 ❝ ❞
🔷 BismiLLâhi ar-Raḥmâni ar-Raḥîmi

🌿 Sheikh Abdul'Aziz Ibn Abdillah Ibn Baz, {RaḥimaḥuAllāh [رحمه الله]}, ha detto: 

« Molte persone hanno trascurato questo (ndt. lo studio della dottrina), e sono diventate giudici e insegnanti anche se non conoscevano la dottrina salafiya, non conoscono la dottrina autentica. 
Hanno trascurato la base, vale a dire il credo, hanno disprezzato il fatto di dargli il giusto valore, di studiarlo, di purificarlo e di togliere le ambiguità

speranza nella ricompensa questa notte del destino


Shaykh Ibn Baz (rahimahuLlah) ha detto :

"Conviene al musulmano di prodigare degli sforzi per ricercare [la notte del destino]

Ricordare ALLAH solo a Ramadan


I NOSTRI SALAF DICEVANO :

<< Mai avrà successo un popolo che conosce ALLAAH soltanto durante Ramadan ! >>

Shaykh Ibn 'Abd Al-'Aziz Ibn Baaz  Vedere Fatwa n° 19317 - Nour 'Al Ad-Darb | 

tradotto da Yahyā Abd As-Salām.

Che Allah عز وجل accetti e ci protegga dagli errori يا غفور اغفرلنا 

💠
Ricorda che Ramadan è il mese per aumentare la lettura del Nobile Corano meditandone i significati


 ~ ~ ~ ~ ~ 🌻 ~ ~ ~ ~ ~ Chiunque desideri InShê'Llάh إن شاء الله copiare il materiale contenuto in questo blog, può farlo a scopo personale o di De3weh الدعوة senza esercitare alcuna modifica al testo e citando le fonti originali e di traduzione. Gezêkumu Llάhu khayran جزاكم الله خيرا

genitori o hijra ?


E' un obbligo per il musulmano fare attenzione al fatto di vivere in un paese che chiama a ciò che Allah ha dichiarato illecito:
Come l'abbandono della preghiera, la rasatura della barba, il compimento di atti vergognosi come la fornicazione e il consumo di alcool.

Egli è tenuto ad abbandonare il paese perché è un paese malvagio in cui è vietato risiedervi per sempre.

E' obbligatorio lasciare questo paese, anche se per questo deve disobbedire ai suoi genitori, l' obbedienza ad Allah viene prima...
E l' obbedienza ai genitori avviene solo nel bene, secondo la parola del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam):

" Quanto all' obbedienza, essa avviene solo nel bene "

E la sua parola:

"Nessuna obbedienza a una creatura nella disobbedienza al Creatore"

E 'obbligatorio lasciare qualsiasi paese in cui la religione non può essere praticata o nel quale si costringe alla disobbedienza.

س 5: فضيلة الشيخ: ماذا يجب على المسلم الملتزم الذي يعيش في البلدان غير الإسلامية التي تفرض عليه حلق اللحية وعدم الصلاة والمجاهرة بالمعاصي? وهل تركه لأهله وماله يعتبر هجرة?
ج 5: الواجب على المسلم أن يحذر الإقامة في بلد يدعوه إلى ما حرم الله, أو يلزمه بذلك; من ترك الصلاة, أو حلق اللحى, أو إتيان الفواحش مثل الزنا والخمور, فيجب عليه ترك هذه البلاد والهجرة منها; لأنها بلاد سوء فلا يجوز الإقامة فيها أبدا, بل يجب أن يهاجر منها, وإن خالف وعصى والديه; لأن طاعة الله مقدمة, وطاعة الوالدين إنما تكون في المعروف; لقول النبي عليه الصلاة والسلام:
إنما الطاعة في المعروف
, و
لا طاعة لمخلوق في معصية الخالق
, فكل بلد لا يستطيع إظهار دينه فيه, أو يجبر على المعاصي فيه يجب أن يهاجر منه

[Majmoo Fataawa Shaykh Ibn Baaz p 278 vol 8]
al-bayan.fr

Shaykh Abdul-Azeez ibn 'Abdi-llah Ibn Baz - الشيخ عبدالعزيز بن عبدالله بن باز

http://www.3ilmchar3i.net/article-30983330.html

Publié par 3ilm char3i-La science legiferee dans emigration - الهجرة

Traduzione di Sara Hima

Che Allah عز وجل accetti e ci protegga dagli errori

 يا غفور اغفرلنا ~ ~ ~ ~ ~ 🌻 ~ ~ ~ ~ ~ Chiunque desideri InShê'Llάh إن شاء الله copiare e/o riprodurre il materiale contenuto in questo blog, è libero di farlo a scopo personale e/o di De3weh الدعوة . Con la richiesta di riportare l'autore e la fonte originale, di non apporre alcuna modifica al testo e di citare la fonte della traduzione. Gezêkum Allάhu khayran جزاكم الله خيرا

Mesi SACRI, perché chiamati così?


Domanda:

Quali sono i mesi sacri e per quale ragione sono stati chiamati così? Sono sacri per un paese particolare o per una cosa particolare?    

Risposta:

I mesi sacri son nel numero di quattro:
- Radjab رجاب
- Dhul Qi`da ذو القعدة
- Dhul Hidja ذو الحجة
- e Al-Muharram* المحرم

I mesi di Dhul Qi`da, Dhul Hidja e Muharram si susseguono, mentre Radjab ne è separato.

Sono stati chiamati così perché Allah (Sia Egli Esaltato) ha proibito il combattimento tra la gente.

Problemi Tra Madre e Figlia Relativi Al Velo


Domanda:

Sono musulmana, Alhamdulillah, e faccio ciò che rende piacere ad Allah, e porto l' hijab. Tuttavia, mia madre non vuole che tengo il velo e mi dice di andare al cinema, guardare le videocassette, ecc... Mi dice: "Se non ti diverti, invecchierai presto e avrai i capelli bianchi."

Risposta:

Lode ad
Allah


Il tuo dovere consiste a trattare tua madre con dolcezza, a farle del bene e a parlarle nel migliore dei modi.

In effetti, il diritto della madre è molto importante; ma non devi obbedirle al di fuori di ciò che è religiosamente accettabile, tenuto conto delle parole del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam):

«L’obbedienza si limita a ciò che è religiosamente accettabile.»

e delle sue parole (sallAllahu alayhi wa sallam):

« Nessuna obbedienza a una creatura nella disobbedienza al Creatore».

Questo si applica al padre, al marito e agli altri.

Non obbediamo loro in ciò che consiste una disobbedienza verso Allah in virtù dell' hadith su indicato.

Tuttavia, la moglie e il figlio e persone simili devono agire con dolcezza e avere un buon atteggiamento per la risoluzione dei problemi.

Questo implica la spiegazione di argomenti religiosi come la necessità di obbedire ad Allah e al Suo Messaggero, evitando la loro disobbedienza, perseverare nella verità e astenersi dall' obbedire a colui che da un ordine contrario (alla loro volontà), che si tratti del marito, del padre, della madre o chiunque altro.

Detto questo, non vi è alcun male a guardare ciò che è libero da elementi contestabili, che si tratti di televisione o di video.
Come i colloqui scientifici e lezioni utili.

Ma bisogna diffidare degli elementi contestabili che trovano la loro strada. Come il cinema a causa dei suoi cattivi contenuti.

Inoltre, è sconsigliato introdurre la televisone in casa in ragione dell' abbondanza di argomenti nocivi e illegali negli elementi che diffonde.

Quanto alle parole di tua madre, secondo le quali « se non ti diverti, invecchierai presto e avrai i capelli bianchi», non sono che chiacchere insensate simili a sciocchezze infantili. Non tenerle in alcun conto.

Sui divertimenti leciti che consistono nel passeggiare sul lungo fiume a contemplare gli alberi, o l' esercizio della caccia lecita, non vi è alcuna obiezione.

Quanto alle feste illecite, bisogna abbandonarle, qualsiasi ne sia la forma.

Estratto da libro titolato: "collection des avis et articles divers de son éminence l’érudit. vol. 9 p. 314." (collezione degli avvisi e articoli diversi di sua eminenza il sapiente. vol 9 p. 314)

tiré de al-mumtahanah.over-blog.com

Cheikh 'Abdel-'Azîz Ibn 'Abdi-llâh Ibn Bâz - الشيخ عبدالعزيز بن عبدالله بن باز
       
Link par 3ilm char3i-La science legiferee
dans famille - أهل

traduzione di Sara Hima

Che Allah عز وجل accetti e ci protegga dagli errori آمين 

Pubblicato su: http://3ilm-mubin.blogspot.it/

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Dire «Sadeqa Llahu L-3Azhīm {صدق الله العظيم}» Dopo la Recitazione del Corano


Domanda:

In alcuni episodi del programma  “Nour wa Hidâya” (Luce e Guida) di Cheikh `Alî Tantawî,  ho sentito dire che l’ espressione «Allah, L’ Eccelso ha detto il vero (صدق الله العظيم)» che hanno detto appena finito la recitazione del Corano è un’ innovazione nella religione.
È vero?

Se si, che bisogna dire allora, dopo la recitazione del Corano?
E, se questo non è permesso, possiamo dire anche: Allah, il Sublime, ha detto il vero e il Suo Onorabile Profeta ha detto il vero?
Questo è riportato dal Profeta, SallAllah `Alaihi Wa Sallam?

Risposta del Comitato Permanente dei Sapienti dell’ Ifta:

Dire “Allah, il Sublime, ha detto il vero” ed espressioni simili, alla fine della recitazione del Corano, è un’ innnovazione nella religione, perché non è riportato in modo autentico che il Profeta (SallAllah `Alaihi Wa Sallam) abbia detto questo dopo la recitazione del Corano, e se questo fosse stato legittimo, dopo ogni fine della recitazione del Corano, egli (SallAllah `Alaihi Wa Sallam) l’ avrebbe fatto.

Avviso Religioso Sulla Pronunciazione Del Saluto Finale Una Sola Volta




Un uomo diresse la nostra preghiera in comune e pronunciò una sola volta il saluto finale, alla sua destra.


È lecito farlo ed è stato menzionato nella Sunna qualcosa che conferma la validità di questo?


Bi smi Llâh ar-Rahmâni ar-Rahìm


Risposta:


L’ insieme degli Uléma giudicano che è sufficiente dire i saluti una sola volta, perché è riportato in alcuni hadith quello che lo prova.


Un gruppo di Uléma sostiene tuttavia, che è necessario dirlo due volte (a destra e a sinistra), secondo gli hadith del Profeta (Salla Allah `Alaihi Wa Sallam), e secondo questa parola del Profeta (Salla Allah `Alaihi Wa Sallam):


“Pregate come mi avete visto pregare.”

riportato da Al-Bukhârî nel suo Sahîh.


Questo è l’ avviso più corretto.


L’avviso, che afferma che le benedizioni effettuate una sola volta sono sufficienti, non è pertinente visto la debolezza degli hadith trsmessi a questo riguardo:


Questi hadith non sono espliciti su questo punto e se erano autentici, sarebbero considerati come hadith Châdh (cioè: riportato da un narratore di fiducia, senza essere, pertanto, riportato dagli altri narratori di fiducia in termini di formulazione, o dalla catena di narratori o da entrambi), perché contraddicono gli hadith che sono più autentici e più espliciti.


La preghiera di colui che fa questi saluti una sola volta, per ignoranza o credendo all’ autenticità degli hadith a questo proposito, è valida.


E Allah è il Garante della riuscita.


(Numero della parte: 11, Numero della pag: 166)

copié de alifta.net


حكم الاقتصار على تسليمة واحدة

س: أمّ بنا رجل فسلم بنا واحدة عن يمينه فهل يجوز الاقتصار على واحدة وهل ورد في السنة شيء من ذلك؟

ج : ذهب الجمهور من أهل العلم إلى أن التسليمة الواحدة كافية لأنه قد ورد في بعض الأحاديث ما يدل على ذلك، وذهب جمع من أهل العلم إلى أنه لا بد من تسليمتين لثبوت الأحاديث عن النبي صلى الله عليه وسلم بذلك. ولقوله صلى الله عليه وسلم

صلوا كما رأيتموني أُصلي

رواه البخاري في صحيحه . وهذا القول هو الصواب

والقول بإجزاء التسليمة الواحدة ضعيف لضعف الأحاديث الواردة في ذلك وعدم صراحتها في المطلوب ولو صحت لكانت شاذة؛ لأنها قد خالفت ما هو أصح منها وأثبت وأصرح. لكن من فعل ذلك جاهلاً أو معتقدًا لصحة الأحاديث في ذلك فصلاته صحيحة. والله ولي التوفيق

(الجزء رقم : 11، الصفحة رقم: 166)


Cheikh ‘Abdel-‘Azîz Ibn ‘Abdi-llâh Ibn Bâz – الشيخ عبدالعزيز بن عبدالله بن باز


Fonte: 3ilm char3i-La science legiferee dans prière – الصلاة

Categoria: Preghiera


Traduzione di Sara Hima

baytalislam.wordpress.it


 Che Allah عز وجل accetti e ci protegga dagli errori آمين 



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La Descrizione Del Sugiūd Della Recitazione e La Purificazione Per Compierlo


Domanda :

La purificazione è una condizione per la Prosternazione della Recitazione del Qur’ãn { Sugiūdu t-Tilêwe(h) } ?
E il Tekbîr è necessario al momento di curvarsi per la Prosternazione e di ritorno allo stato iniziale, dentro o fuori la Preghiera ?
Che cosa si recita nella suddetta Prosternazione?
Ciò che è stato riportato, tra le invocazioni fatte in Sugiūd, è autentico ?
I saluti finali, sono necessari in tale Prosternazione se la si fa al di fuori della Preghiera ?

 Risposta :

-La purificazione non è una condizione per Sugiūdu t-Tilêwe(h), secondo il più autentico tra i due responsi degli 3Ulemê’.

-E non vi è affatto il Teslīm {i saluti finali}; né il Tekbîr {dire “Allάhu Akber”} di ritorno allo stato iniziale in seguito a questa Prosternazione, secondo il più autentico tra i due avvisi della Gente di Scienza.

- Il Tekbîr è prescritto nell’ atto di prosternarsi, poiché questo è confermato secondo Ibn 3Umar –che Allάh sia soddisfatto di lui e di suo padre-.
Ma se El Sugiūdu t-Tilêwe(h) si compia in Preghiera, in questo caso il Tekbîr diverrebbe necessario sia all’ inizio della Prosternazione che nel ritorno allo stato iniziale; perché il Profeta -Śalle Llάhu 3Aleyhi We Sellem- faceva questo nella Preghiera.
È stato autenticamente riportato che egli  -Śalle Llάhu 3Aleyhi We Sellem- disse: 
"Pregate come mi avete visto pregare."
Riportato da El Bukhârî nel suo Śaĥiĥ.

- È prescritto, durante El Sugiūdu t-Tilêwe(h) d’ invocare Allάh e di evocarLo come prescritto per il momento della prosternazione in Preghiera, in base all’ insieme degli aĥadiŧ , tra cui citiamo il seguente : 
اللَّهُمَّ لَكَ سَجَدْتُ وَبِكَ آمَنْتُ
وَلَكَ أَسْلَمْتُ سَجَدَ
وَجْهِي لِلَّذِي خَلَقَهُ
وَصَوَّرَهُ وَشَقَّ سَمْعَهُ وَبَصَرَهُ
بحَوْلِهِ و قُوَتِهِ
فتَبَارَكَ اللَّهُ أَحْسَنُ الْخَالِقِينَ
audio

" Allάhumme, è a Te che mi sono prosternato; io credo in Te e a Te mi sottometto.
Il mio viso si è prosternato innanzi Colui che l’ ha creato, che gli ha procurato l’ udito e la vista per la Sua forza e la Sua potenza.
Dunque gloria ad Allάh, il Migliore dei creatori !"

 Muslim riporta nel suo Śaĥiĥ che il Profeta -Śalle Llάhu 3Aleyhi We Sellem-  aveva l’ abitudine di recitare questo nella prosternazione della Preghiera, secondo un ĥadīŧ di 3Alî -raďiye Llάhu 3anhu-.
È  stato detto precedentemente che ciò che è prescritto per Sugiūdu t-Tilêwe(h) è ugualmente prescritto per il Sugiūd della Preghiera.

- È  autenticamente riportato che il Profeta -Śalle Llάhu 3Aleyhi We Sellem- invocò in Sugiūdu t-Tilêwe(h) dicendo:

اللَّهُمَّ اكْتُبْ لِي بهَا عِنْدَكَ أَجْراً
ضَعْ عَنِّي بهَا وِزْراً
وَ اجْعَلْهَا لِي عِنْدَكَ ذُخْراً
وَتَقَبَّلْهَا مِنِّي كَمَا تَقَبَّلْتَهَا
 مِنْ عَبْدِكَ دَاوُدَ
audio

   " Allάhumme ! Segnami, per via di questa [prosternazione], una ricompensa presso di Te,
Sgravami, per via di questa, da un fardello,
Riservamela presso di Te come una provvista
E accettala da parte mia come Tu l’ hai accettata dal Tuo servo Dêwüd عليه السلام "

Ciò che è obbligatorio, concernente questa, è il fatto di dire: " Subĥāne Llάhu L-3Alê " com’ è obbligatorio nella prosternazione della Preghiera; mentre le invocazioni e l’ evocazione di Allάh, aggiunte a questo, sono raccomandate.



- Sugiūdu t-Tilêwe(h) nella preghiera o al di fuori di questa, fa parte della Sunne(h) e non è obbligatoria; poiché è stato riportato del Profeta ﷺ, secondo el ĥadīŧ di Zeyd Ibn Ŧêbit -raďiye Llάhu 3anh-, la prova di questo; come ugualmente confermato da 3Umer -raďiye Llάhu 3anh-.

Che Allάh vi accordi la riuscita.

● [parte 11, pagine: da 406 a 408]

● Sheykh 3Abde L-3Azîz Ibn 3Abdi Llέh Ibn Bêz

 صفة سجود التلاوة والطهارة له
س : هل يشترط لسجود التلاوة طهارة، وهل يكبر إذا خفض ورفع سواء كان في الصلاة أو خارجها؟
وماذا يقال في هذا السجود؟ وهل ما ورد من الدعاء فيه صحيح؟ وهل يشرع السلام في هذا السجود إذا كان خارج الصلاة؟
ج : سجود التلاوة لا تشترط له الطهارة في أصح قولي العلماء وليس فيه تسليم ولا تكبير عند الرفع منه في أصح قولي أهل العلم
ويشرع فيه التكبير عند السجود؛ لأنه قد ثبت من حديث ابن عمر رضي الله عنهما ما يدل على ذلك
أما إذا كان سجود التلاوة في الصلاة فإنه يجب فيه التكبير عند الخفض والرفع؛ لأن النبي صلى الله عليه وسلم كان يفعل ذلك في الصلاة في كل خفض ورفع
وقد صح عنه صلى الله عليه وسلم أنه قال
 صلوا كما رأيتموني أصلي
 . رواه البخاري في صحيحه ، ويشرع في سجود التلاوة من الذكر والدعاء ما يشرع في سجود الصلاة؛ لعموم الأحاديث، ومن ذلك
 اللهم لك سجدت، وبك آمنت، ولك أسلمت، سجد وجهي للذي خلقه وصوره وشق سمعه وبصره بحوله وقوته، تبارك الله أحسن الخالقين
 . روى ذلك مسلم في صحيحه عن النبي صلى الله عليه وسلم أنه كان يقول هذا الذكر في سجود الصلاة من حديث علي - رضي الله عنه -
وقد سبق آنفًا أنه يشرع في سجود التلاوة ما يشرع في سجود الصلاة، وروي عن النبي صلى الله عليه وسلم أنه  دعا في سجود التلاوة بقوله
اللهم اكتب لي بها عندك أجرًا وامح عني بها وزرًا، واجعلها لي عندك ذخرًا، وتقبلها مني كما تقبلتها من عبدك داود عليه السلام
والواجب في ذلك قول: سبحان ربي الأعلى، كالواجب
في سجود الصلاة، وما زاد عن ذلك من الذكر والدعاء فهو مستحب
وسجود التلاوة في الصلاة وخارجها سنة وليس بواجب؛ لأنه ثبت عن النبي صلى الله عليه وسلم من حديث زيد بن ثابت ما يدل على ذلك، وثبت عن عمر رضي الله عنه ما يدل على ذلك أيضًا، والله ولي التوفيق

(408-الجزء رقم : 11، الصفحة رقم: 406)
- الشيخ عبدالعزيز بن عبدالله بن باز

Fonte: alifta.net , 3ilmchar3i.net
Categoria: Coran - القرآن الكريم
Tradotto da UmmRāďy ś-Śiqilliyye(h)
Pubblicato su:
http://3ilm-mubin.blogspot.it/
Che Allάh الغفور perdoni eventuali errori, che Allάh ﻋﺰ ﻭ ﺟﻞ accetti !

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L’ Avviso Dei Sapienti Sul Fatto Di Toccare il Mus‘haf In Stato d’ Impurità

Mushaf

Riguardo il fatto di toccare una stampa del Corano in arabo (Mus‘haf), perché per ciò che riguarda le traduzioni, esse sono considerate come dei commenti del Corano e quindi non vi è alcuna necessità di avere l’ abluzione ... 

  Cheikh Al Utheymine, rahimahullah, accenna brevemente questa discrepanza nel suo charh di Kitab at-Tawhid (vedere capitolo 3, commento dell’ hadith qudsi narrato da At-Tirmidhi, rahimahullah).

BismiLLâhi ar-Rahmâni ar-Rahîm

  Avviso di cheikh Ibn Baz, rahimahuAllah:

  Non è permesso al musulmano di toccare il Corano quando non ha fatto le sue abluzioni.
  Questo è l’ avviso della maggioranza degli ‘uléma, specialmente i quattro imam. [n.d.t. gli Imam fondatori delle 4 scuole giuridiche più riconosciute]
  È anche l’ opinione che esprimevano i Compagni del Profeta (sallAllahu alayhi wa salam).
 È sostenuta da un hadith ragionevolmente autentico.
  È riportato da Amr ibn Hazm, secondo il quale il Profeta ( sallAllahu alayhi wa salam), aveva scritto agli abitanti dello Yémen in questi termini:
« Solo una persona pulita può toccare il Corano».
È un buon hadith (hadith hassan), riportato attraverso vie che si consolidano a vicenda.
  Questo ci permette di conoscere, che non è permesso toccare il Corano, quando si è in uno stato di sporcizia che sia minore o maggiore.
  È lo stesso per il trasporto del Corano da una persona (impura) che non è pulita.
  Ma non v' è nulla di male, a toccarlo, o trasportarlo, indirettamente, se è avvolto in qualcosa.
  Tuttavia, ciò che è proibito, è il toccare il Corano direttamente, mentre si è in stato d’ impurità.
  E questa è la corretta visione, sostenuta dalla maggioranza degli 'uléma.
  Tuttavia, non v’ è alcun incoveniente a recitare a memoria il Corano, anche se si è in stato d’ impurità "minore".
  In questo caso, il Mus‘haf può essere tenuto da una persona che si trova in stato di purezza, e questo al fine di correggerne la sua lettura.
  Rimane vero che la persona che porta un’ impurità maggiore conseguente all’ atto intimo, non è autorizzata a recitare il Corano, questo perché è stato riportato, per certo, che solo questa impurità impediva al Profeta (alayhi Sallatu wa sallam) di recitare il Corano.
  L’ Imam Ahmad (rahimahuLlah) riferì, grazie a una forte catena, secondo 'Ali (Rady Allahu anhu) che il Profeta (SallAllahu alayhi wa sallam) era andato (a fare i suoi bisogni), poi aveva recitato una parte del Corano e disse:
“Ciò è consentito a colui che non porta una grande impurità."
  Colui che si trova in stato di grande impurità non può permettersi di recitarne nemmeno un solo versetto.”
Si tratta qui, di spiegare che chi è junub non può leggere il Corano né recitarlo a memoria, se non prima di aver fatto un bagno rituale (al-ghusl).
  Per quanto riguarda colui che ha un’ impurità minore, può recitare il Corano a memoria, ma non deve toccarlo.

  (Fonte: Majmoo’ Fatawa 10/150)
  ******************* 

 Avviso di Cheikh Fawzan:

  " È permesso al musulmano di leggere il Corano in stato d’ impurità minore, se recita ciò che conosce a memoria.
 Perché nulla impediva al Profeta (sallAllahu alayhi wa salam), di recitare il Corano, quand’ egli (sallAllahu alayhi wa salam) si trovava in stato d’ impurità minore.
  Quanto al Corano [Mus‘haf], non è permesso toccarlo in stato d’ impurità (minore o maggiore - najāsa o politeismo) perché Allah l’ Altissimo dice (traduzione del significato):
«Che solo i puri toccano [Lā Yamassuhu~ 'Illā Al-Muţahharūna
لاَ‌ يَمَسُّهُ إِلاَّ‌ ‌الْمُ‍‍طَ‍‍هَّرُ‌ونَ
Corano, Sūrat Al-Wāqi`ah 56:79] »
I puri: sono tutte le persone che si trovano in stato di purezza [ طهارة , Tahara].
  In un hadith riportato dal Profeta (sallAllahu alayhi wa salam) inviò una lettera al suo emissario Amr ibn Hazm nel quale gli disse:
« Solo una persona in stato di purezza rituale può toccare il Corano.»
Il consenso tra gli Imam, dice che nessuno è autorizzato, in stato d’ impurità minore o maggiore, a toccare il Corano. Salvo se c’ è qualcosa che s’ interpone. Per esempio, se il Corano si trova in una scatola, una busta, oppure toccarlo interponendo una parte dell’ abito, una manica, etc...
  Relativamente all’ hadith citato:
« Solo una persona in stato di purezza rituale può toccare il Corano.»
[Riportato da Maalik, 1/199, Nissa'i 8/57, Ibn Hibban 793, Al- Bayhaqi 1/87. (rahimahum Allah adjma‘in)]
  Al-Hafiz Ibn Hadjar (rahimahuAllah) disse che l’ hadith fu autenticato da un gruppo di imam, ciò che lo rese celebre.
 L'imam Ash-Shafi (rahimahuAllah) disse in questo senso, che hanno la certezza che questo è un detto del Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa salam).
  Cheikh Al Albani (rahimahuAllah) disse che questo è autentico, At-Talkhis al- Haibir, 4/17.
 Vedere Nasbu Râyat,1/196, Irwa al-ghalil, 1/158, At-takmila d'Ibn Abidine, 1/159, al-Majmu' 1/356, Kashful ghina,1/147, al Mughni, 3/461
  Quanto all'avviso divergente, è basato essenzialmente sul versetto della Sūrat Al-Wāqi`ah (56):
 [77] Ed è, in verità, un Corano nobile,
 [78] in un Libro custodito
 [79] che solo i puri toccano.
  **********************
  
* Tra coloro che pensano che bisogna essere in stato di purezza
 {anche con le abluzioni minori [الوضوء al-wuḍūʼ]}.
Ci sono in aggiunta a quelli sopra elencati: 'Ali Ibn Tâlib, Abdullâh Ibn Mas'ûd, Sa'd Ibn Abi Waqqâs, Abdullâh Ibn Omar, Saïd Ibn Zayd, Salmân Al Fârisiy, ma anche la maggior parte di Tâbéïn (radhyAllahu aanhum ajma'in) , tra cui Atâ Ibn Abi Rabah, Ibn Chihâb Az zuhri, Hassan Al Basri, Tâûs.
 E questo avviso è stato qualificato, come stante quello che è corretto, da Ibn Taymiyah, rahimahuAllah, (Majmu' Fatawa v. 21 p. 288)
  ***************
 
  L’ altro avviso dice che è permesso toccare il Mus‘haf e leggere il Corano senza avere le abluzioni.
  L’ altro avviso è difeso da Ibn 'Abbas, radhy Allahu anhu, ch-Cha'bi, Ad-Dahâk, l’ imam Al Baghawi (charh as- sunna), Ibn Hajar, cheikh Al Albani che dicono che è permesso di portare il Corano (e anche di leggerlo) senza avere le abluzioni e che il divieto, visto più sopra, tutt’ al più è relativo allo stato di janaba, cioè l’ impurità maggiore. 

 <<... il senso di « non tocca il Corano che colui che è puro » è « non tocca il Corano che il credente », che questi sia in stato d’ impurità maggiore o minore. 
  E non esiste alcun testo autentico vietante a chi è in stato d’ impurità, grande o piccola che sia, di toccare il Corano. 
  Va, ora da sé, che sia preferibile essere in stato di purezza rituale ...>>

  D’ altra parte, troviamo nel Tafsir d’ Ibn Kathir, rahimahuAllah, in riferimento al versetto precitato (riassumendo) che i puri designati qui, sono gli angeli.
  Questo è riportato da Ibn Abbas, Anas, Mujahid, Ikrima, Jabir, e altri...
  Inoltre, è riportato secondo Ibn Zayd che i Quraysh dicevano che il Corano era disceso con gli chayatin (i demoni), allora Allah Ta'Ala rispose che il Corano non poteva essere toccato che dai puri (gli angeli).
  Ibn Kathir, rahimahuAllah, disse che secondo alcuni avvisi “i puri” designa coloro che sono purificati dallo stato di polluzione (janaba).
  Infine, egli dice che il termine Corano, qui designato, può essere ugualmente il Libro in se stesso, conformemente all’ hadith riportato da Omar, radhy Allahu anhu:
“Il Profeta vietò di viaggiare con il Corano in terre nemiche per il timore che il nemico gli portasse pregiudizio (lo danneggiasse).”
Ibn Hazm disse, in Al Muhalla (1/77), che per i puri, s’ intende un’ informazione e non un ordine ...
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  * La divergenza concerne il fatto di toccare il Mus‘haf
  Relativamente al fatto di recitare dal Corano in stato d’ impurità (maggiore o minore), questo è permesso conformemente alla fatwa di cheikh Ibn Utheymin, rahimahuAllah, su questo soggetto:

  " È ammissibile per la persona che deve fare il bagno rituale d' invocare Allah e di citarLo, anche se si trattasse di recitare le invocazioni che precedono il sonno o altro.
  Questo è indicato nell' hadith di ‘Aïcha, rady Allahu anha, dove dice:
« Il Messaggero di Allah evocava Allah in ogni momento. »
(Riportato da Muslim, periodi mestruali, 556).
  Alcuni commentatori sostengono che l' hadith stabilisce un principio che è la possibilità di menzionare Allah l'Altissimo, in ogni stato, anche quando si è fuori abluzioni e quando dobbiamo fare il bagno rituale.
  La menzione del nome di Allah (dhikr) viene fatta attraverso l'uso del tasbih (gloria ad Allah ...), il tahlil (Non c'è altro dio all'infuori di Allah), il tahmid (lode ad Allah) il takbir (Allah è il più Grande) e altre formulazioni simili.
  Tutto questo è consentito in base al consenso dei musulmani.
  Ciò che è proibito in materia di dhikr è la lettura del Corano.
  Questo consiste a leggere un versetto o più, con un libro o memoria.
  In effetti, questo è stato vietato.
  Si raccomanda, tuttavia, alla persona che deve fare un bagno rituale, di lavare il suo sesso e di eseguire le abluzioni al momento di coricarsi.
  Questo è indicato nell' hadith dove Ibn Umar, rady Allahu anhu, disse:
« O Messaggero di Allah! Può uno di noi addormentarsi mentre è impuro (dopo il rapporto sessuale)?
- “Sì, dopo aver eseguito le abluzioni.”»
(Riportato da al-Bukhari, il lavaggio, 280).

  (Fonte: charh al-Mumti', 1/288)
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  È già stato riferito negli hadith che il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, fece già dhikr, per esempio, mentre era in stato d’ impurità (come lo cita Shaykh Ibn Utheymin, rahimahuAllah, nella sua fatwa) e questo legittima, quindi, questo atto ... .perché esistono 4 tipi di Sunnah:
  1) As-Sunnatu l-Fi'liyah - السنة الفعلية, ciò che il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, ha fatto, noi lo facciamo.
2) As-Sunnatu l-Qawliyah - السنة القولية, ciò che il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, ha detto, noi lo diciamo.
3) As-Sunnatu l-Iqrariyah - السنة الإقرارية, ciò che il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, ha visto o inteso e che ha approvato, noi l’ approviamo.
4) As-Sunnatu t-Tarkiyah - السنة التَرْكِية, ciò che il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, ha abbandonato, noi lo abbandoniamo. 

  Méditiamo, pertanto, sul comportamento dell’ imam Malik, rahimahuAllah, che, quando veniva interrogato a questo riguardo, andava a fare le sue abluzioni, si profumava, etc... poi accordava il tempo che bisognava all’ interrogante...
  e, soprattutto, questo hadith del Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, che disse:
  "Mi dispiaceva invocare se non ero in stato di purezza."
 (riportato da Abu DAwud 17, An Nasa'i 1/34, Ibn Khuzayma206, Ahmad 5/80 vedere sahih al jami' 2472)
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Fonti: darwa.com e 3ilm char3i-La science 
 Traduzione di Sara Hima
Fb Manhaj Salafi